Nuovo lavoro di Mimmo Epifani, è anzitutto una festa che coinvolge, trascina, commuove. Nella festa il “normale” corso del tempo viene bloccato, sospeso, alterato e si aprono tempi e spazi nuovi, sconosciuti, sorprendenti: si evade dalla cronologia e si riesce persino a viaggiare, anche da fermi. La festa – come la musica, anzi grazie alla musica – può diventare essa stessa un viaggio, un vagabondaggio infinito fra cose, persone e sentimenti. Proprio come avviene in questo caso: e infatti il restare e l’andare, le radici e la viandanza sono temi e immagini ricorrenti in questa festa.
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"La festa, il viaggio, l’inno e l’elegia, le maschere, l’ironia, il tempo strano, il qui e l’altrove, le tarantelle senza tarantella... un risveglio per la musica popolare di questo paese assonnato."